I NORMANNI

Il Duomo di Cefalù

Il Duomo di Cefalù

Palermo, Palazzo dei Normanni

Palermo, Palazzo dei Normanni

Il chiostro del Duomo di Monreale

Il chiostro del Duomo di Monreale

 

I NORMANNI - CODICE ISPIRAZIONE DI VIAGGIO: GU4ITS730

La storia della Sicilia è indissolubilmente legata ai popoli che l’hanno abitata, è uno degli scenari più suggestivi se si vuole ammirare l’incontro e il contatto tra diverse civiltà. L’isola fu dominata da svevi, angioini, greci che hanno lasciato testimonianze a Siracusa, Agrigento, Selinunte, Segesta, Imera; di arabi dove è evidente a Palermo e di normanni, che hanno lasciato testimonianza con le maestose cattedrali di Cefalù, Palermo e Monreale, migliorando anche l’isola. Dopo un lungo periodo di dominazione Borbonica, la Sicilia divenne regione d’Italia. L’italianità dell’isola non nasce dal contatto con l’Italia, infatti, la Sicilia non è stata mai latina, essa è povera di romanità, quella romanità che, invece, abbonda nelle altre regioni d’Italia. La Sicilia, quindi, non è frammento d’Italia ma n’è integrazione e aumento dal punto di vista storico, artistico, culturale e umano. I tratti somatici delle molteplici civiltà è ancora evidente nei siciliani, che spaziano dai tratti tipicamente arabi con naso piccolo, labbra grosse e capelli neri e crespi, ai tratti normanni con occhi azzurri e capelli biondi. La storia della Sicilia normanna inizia con la conquista da parte dei Normanni, nel 1061 con lo sbarco di Messina, in un momento di crisi degli Arabi di Sicilia. Il potere sull'isola risultava frammentato tra diverse famiglie impegnate a formare emirati indipendenti a Mazara, Girgenti e Siracusa, in un contesto che risultava ormai isolato dal Nord Africa. In quell’anno, il condottiero normanno Giorgio Maniace approda in Calabria e riesce a liberare la Sicilia dal dominio degli islamici, fino a Troina. Fu però con l’arrivo di Roberto il Guiscardo, fratello minore di Ruggero I, che la Sicilia ricadde ufficialmente nelle mani dei Cristiani. Nel 1061, dopo lo sbarco, il re insediò la sua dimora entro le mura fortificate della città di Messina, e strinse un'alleanza con l’emiro musulmano che allora si trovava a capo di Siracusa, Ibn al-Thumna. Dopo le liberazioni di Cerami e Troina, nel 1071 anche Catania cadde sotto il controllo normanno; l’anno dopo fu la volta di Palermo, vinta con l’appoggio della Marina pisana. In questo periodo si creò un Regno basato sulla fusione e convivenza pacifica tra diverse genti, infatti fu con i Normanni che si inserdiarono, sull'isola, i cosiddetti coloni gallo-italici, popolazioni provenienti da Piemonte, dalla Francia e dalla Lombardia, che andarono ad occupare i territori degli Aleramici. Ruggero rese la Sicilia la potenza dominante del Mediterraneo, che divenne un modello da imitare tra le province che giravano intorno all'espansione araba del IX secolo.